Con lo studio della relatività della forza massima cercheremo di capire come attraverso l’analisi del tempo e dello spazio possiamo determinare la Fmcp (forza massima concentrica potenziale) di un individuo, stabilendo di conseguenza l’1RM (una ripetizione massimale), esiste un’inestricabile relazione tra il tempo della fase concentrica, la distanza verticale percorsa della stessa fase e la Fmcp. Nella relatività della forza massima il tempo assume un ruolo di parametro relativo alla Fmcp, così come lo spazio.
L’1RM così come la Fmcp è un valore assoluto, che può oscillare ma solo al variare dello stato atletico di un individuo che sostanzialmente nell’immediato è impossibile modificare in termini considerevoli, resta quindi invariante “assoluto”.
Attraverso continue verifiche ed esperimenti è stata elaborata una formula, con la quale è possibile stabilire il proprio 1RM, sarà sufficiente eseguire un’unica ripetizione, utilizzando un carico pari o superiore al proprio 80% di 1RM, è fondamentale sollevare il carico nel più breve tempo possibile, esprimendosi al massimo delle proprie potenzialità.
Quello che otteniamo con la formula (Fmcp) è un valore assoluto, al limite delle proprie prestazioni, possiamo considerare questo valore anche come assoluto della forza muscolare concentrica, di conseguenza non raggiungibile sperimentalmente.
Attraverso la relatività della forza massima sarà quindi possibile monitorare e prescrivere il carico utile d’allenamento eseguendo un’unica ripetizione senza la necessità di eseguire un test diretto o indiretto minimizzando così il rischio infortuni.